a cura di Maurizio Bossi, Napoli, Guida Editore, 1997. (ISBN : 88-7188-131-1.)
Un viaggio per le strade principali e i percorsi più intimi di una delle città simbolo della civiltà occidentale. E' quanto ci offre Thierry Laget, scrittore e saggista, attraverso un itinerario fiorentino vissuto nel ricordo dei viaggiatori del passato ma con gli interrogativi e le esigenze dell'oggi. Il genius loci, inafferrabile ma onnipresente, "è come il grillo del focolare, canta di continuo, e lo si sente per tutta la casa": nelle pagine di questo libro il suo richiamo è insistente e ci guida verso quelle luci e quelle ombre di Firenze che il turismo di massa non può più percepire
E` sull'eleganza di questa scrittura che, per 152 pagine, Thierry Laget conduce il lettore non dove vuole andare, ma dove lo conduce lui. Dove ? "Florentiana" è anche il ritratto di una città, "ma, si chiedeva lo stesso Laget, dov'è il confine tra ritratto e autoritratto ?" [...] Il segreto di Firenze è nella qualità dello sguardo con cui la si osserva e Laget, superato il normale lessico dell'ammirazione, trova la vita dentro le pietre, in quei "fatti scelti" che ci mettono in contatto con nuclei interni a noi stessi con i quali non si ha dimestichezza. L'autore estrae se stesso e questa capacità maieutica, per lui, può averla solo Firenze.
Mario Spezi,
La Nazione, 22 ottobre 1997.
Thierry Laget ci trasmette con Florentiana uno straordinario diario di viaggio dedicato a Firenze, tutto giocato sull'interiorità delle percezioni che essa gli ispira. Percezioni, peraltro, non ripiegate su se stesse, ma estroflesse, nella loro oggettiva bellezza, a catturare il lettore. [...] Una scrittura ipnotica, dal periodare ampio e sinuoso come un'ansa dell'Arno tra i colli coronati di cipressi ; rifuggente dalle preziosità, dalle parole studiate, brulla, a tratti, come le crete senesi ; ma pure cupa, umbratile - verso le odierne degenerazioni della città amata - come le faggete, che schermano la luce del sole nel Mugello.
Giovanni D'Alessandro,
Diario della settimana, 8-14 ottobre 1997.
Città dai mille volti, Firenze continua a moltiplicare i suoi ritratti. [...] Così se da un lato librerie ed edicole dedicano metri di scaffali in progress a baedeker, guide e mappe, dall'altro spunta la novità di un modo diverso di raccontare la città, affidato all'evocazione e alla scoperta dei suoi segni più segreti, come se si trattasse di una donna amata. Alla maniera dei grandi letterati e viaggiatori del Grand Tour, Thierry Laget, scrittore e saggista francese, dedica a Firenze un suo incantato diario. Una rassegna di percorsi intimi in cui la città non è solo ponte Vecchio o piazza Pitti : ma qualcosa di più di un luogo fisico, semmai un luogo dell'anima.
Mara Amorevoli,
La Repubblica, 10 ottobre 1997.